









Per permettere al folto pubblico accorso di prendere una scomoda posizione sulle seggioline della curva San Domenico, la proiezione del film “Conclave” ha subito un breve slittamento, per snellire la fila alla biglietteria durante le fasi del passaggio delle auto in sosta in uscita dal parcheggio sottoscala dello stadio.
Non c’era la deliziosa fragranza delle magnolie in fiore della Fortezza ad allietare lo scorrere della pellicola, bensì un fastidioso ticchettio (come di grande orologio a cucù) non si sa se dovuto alle luci spente dello stadio o all’irrigazione notturna dell’erboso manto di gioco, con il tranquillo pubblico diviso da una robusta rete metallica come le più feroci tifoserie contrapposte.
In compenso il film era magnifico, con quella lotta per il potere, rivalse e colpi bassi che anche le sacre tonache porporate si tirano per arrivare a tingersi dell’unica bianca,
Un cinema all’aperto che si protrarrà – con grandi titoli – fino al 10 settembre.