
Intorno la frazione de La Piazza si trovano ancora i poderi e le case che furono di Michelangelo Buonarroti .
Tra questi beni anche l antico podere Casanova dove attualmente la famiglia Bucciarelli produce un ottimo. Gallo nero.
Vi è una continuità nella storia perché anche nel 1551 il vino qui prodotto e inviato a Casa Buonarroti veniva valutato ben 50 soldi al barile.
Ma perché Michelangelo acquista questi beni nel cuore del Chianti ?
Perché interessato all affare economico e alla qualità del vino qui prodotto,diciamo pure che era un intenditore e che già allora un vino di poggio manteneva più a lungo le sue qualità di uno di piano,e poteva essere spedito a Firenze o a Roma dove Michelangelo lavorò a lungo.
Il Chianti era e resta una terra difficile ,allora interessata dalle guerre tra Firenze Siena e gli Aragonesi, che si portavano via gli scarsi raccolti.Una vite nel terreno sassoso del Chianti fa solo 3 o 4 ciocche d uva ,matura bene ma la qualità è alta mentre al quantità è bassa.
Nel XV secolo sarà la famiglia fiorentina De Nobili che investe nel Chianti ,essi hanno un grande podere a Spoiano e una casetta dentro le mura di Barberino dove nel 1427 rifugiano un raccolto di 464 fiorini.
Il vino di Spoiano costa solo 22 soldi al barile, nel Chianti Classico costa da 30 a 40 soldi nell empolese solo 15 soldi .Già allora esisteva un prezzario del vino.
La famiglia De Nobili rifugia i 314 fiorini di raccolto del podere “La torre al colle” ,quella che insieme a altre proprietà sarà venduta a Michelangelo, rifugia dunque il raccolto in una casetta dentro le mura di San Donato in Poggio in caso di guerra.
Saranno appunto i De Nobili a acquisire poderi in zona La Piazza da rivendere a Michelangelo che fa pervenire al nipote Leonardo Buonarroti 1500 scudi d oro per l acquisto mentre lavorava a Roma pagato dal Papa.
Michelangelo acquisterà le proprietà e i poderi per un totale di 2300 fiorini, pagando anche più del dovuto ma avendo fatto fare sopralluoghi si direbbe oggi dagli agronomi e vista la posizione e assaggiata la qualità del vino,qui si evincono le doti oltre che di artista di investitore proprie di Michelangelo
Il quale acquista una casa padronale La Torre e 4 poderi ben messi con annessi boschi che costituiscono una vera e propria tenuta agricola.
Ricordiamo come si producesse anche grano e olio e questi beni restino dei Buonarroti discendenti del nipote fino al 1850 circa .
Chiudiamo con due piccole curiosità, Michelangelo difficilmente sarà venutodi persona in questi poderi perché viveva a Roma ed era già anziano al.momento dell acquisto ma sicuramente si faceva mandare il suo vino a Roma come rivelano le sue lettere.
Tra questi poderi Torre al Colle,Grignanello,Casavecchia e Casanuova di Nittardi si ricorda che Nittardi altro non è che il volgare di Nectar Dei ,Nettare degli DEI come veniva anche allora appellato il nobile Chianti di alta (450m slm)qualità! Vito De Meo.