















Sintesi di una giornata senza ombrello in un luogo sopra al quale le rondini si fermano affascinate per la cura architettonica e per l’armonia della campagna circostante.
Un incrocio di storie la festa della Compagnia Laicale che inizia con la Messa celebrata nella Chiesa della Santissima Annunziata e si conclude con il sontuoso pranzo officiato dalle eccelse cuoche di San Gusmè, nel salone della Società Filarmonica.
Nel centro un momento toccante: l’inaugurazione di una installazione dedicata al poeta Eugenio Montale (Premio Nobel per la Letteratura nel 1975) che – ospite di Villa Solaia presso la famiglia De Bosis – capitò a San Gusmè e se ne innamorò, tanto da dedicargli una famosa poesia: verso Siena.
“La fuga dei porcelli sull’Ambretta
notturna al sobbalzare della macchina
che guada, il carillon di San Gusmè
e una luna maggenga, tutta macchie …”
Gli Assessori del Comune di Castelnuovo Berardenga Alessandro Maggi e Domenica Stagno, insieme a Mauro Lusini (Camerlengo della Compagnia Laicale) hanno inaugurato un’installazione artistica (posta sotto al campanile) dedicata al poeta realizzata dal grande maestro del ferro Fabio Zacchei.
Artista che modella foglie leggere con il ferro come fosse un materiale facilmente malleabile e quel metallo di vomeri, zappe o scuri, prende così la forza, la grazia e la potenza del sentimento, come foglie tenacemente attaccate al tralcio della vita e alle proprie radici.