
Una pala d’altare (dei Gesuati) dipinta nel 1444 da Sano di Pietro e ricomposta con la sua predella proveniente dal Museo del Louvre (acquistati nel 1852 dalla famiglia Campana in quel tempo in debito di ossigeno) commissionata per la chiesa di San Girolamo e conservata all’interno della Pinacoteca di Siena.
Le predelle raccontano la vita di San Girolamo e sono una prova ulteriore dell’arte senese degli sfondi d’oro, mentre a Firenze si erano esplorate altre prospettive.
Su un telegiornale nazionale – per una volta – in mezzo cronache nere e compitini imparati a memoria da politici di ogni bandiera, brilla un intermezzo culturale, con il direttore Axel Hemery che illustra da par suo l’importanza di questa ricomposizione pittorica e l’importanza culturale e storica di uno dei musei più prestigiosi al mondo per quanto riguarda i seccoli XIII e XIV.