La bicicletta eroica dell’arrotino

Pedalare su quelle onde di argilla asciugate dal mare, non è cosa agevole neanche per le gambe dei professionisti, che nello sterro di strappi impervi e improvvisi, quando arrivano sul traguardo di Siena, sono ben consapevoli di aver fatto un’impresa.
Eppure – con mezzi ben diversi – c’era chi girava le Crete Senesi pedalando di podere in podere a portare i suoi servizi ai contadini: arrotatura di coltelli, falci, forbici, pennate, falce fienaia, con una pietra il cui movimento era dato dai pedali e le poche cose di questo mestiere itinerante venivano custodite su una valigetta sul piano della ruota di dietro e su un paniere sul davanti, confidando nell’ospitalità contadina quando si metteva a piovere o nevicare e onorando quel poco (tanto) che c’era a tavola.

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