Berardenga, la discarica intorno al Poggio a Rancia

Capita sovente che fare due passi in un qualunque centro urbano popoloso, sia più rilassante che percorrere un tonico stradello che si inerpica in un bosco luminoso di foglie d’oro.
Alcuni esemplari del genere umano non sono ancora arrivati allo stato evolutivo “Sapiens” e lo dimostra scentificamente la serie di materiali disposta a poca distanza fra loro al culmine dove il bosco è più bello.
Alle classiche reti da letto e calcinacci, ci sono da aggiungere vernici di ogni tipo, mattonelle nuove e non, secchi e plastiche varie e – nel punto panoramico – una lavatrice con l’oblò aperto, vera installazione artistica.

Tali ritrovamenti nel bosco non hanno giustificazione, ma in un territorio popolato e vasto come la Berardenga, l’apertura della discarica di Cornia per poche ore settimanali, può essere un incentivo per questi comportamenti errati, anche se è vero che gli ingombranti vengono ritirati direttamente a casa e gratuitamente dalla SEI.
L’articolo serve a mettere in risalto l’idiozia del gesto, ma anche a mettere in moto persone di buona volontà (che in un paio di ore) potrebbero dare una mano a ripulire.

Questa voce è stata pubblicata in andrà tutto bene, Berardenga, Cartoline dalla Berardenga, Etruscany, Federica, Fotografie 2024, La Porta di....., Porcate e contrassegnata con , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento