Sua eminenza il fungo gentile

La sua bontà è insita nel nome: gentile nel sapore, che una volta fritto e trifolato, trafigge anche i palati più esigenti.
Gentile anche nel trovarlo, nei sodi e nei pianelli di alberese, brilla nell’erba con i suoi cappellini bianchi, a volte così fitto che pare seminato.

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