Confettura di petali di rosa damascena di Liliana Perianu

La sveglia suona presto, occorre essere nel campo dei lunghi filari di cespugli di rose la mattina fra le 6 e le 8 e bisogna correre per spiumare ogni singola rosa appena asciugata dalla guazza notturna e fare in modo che il calore del sole non anestetizzi il profumo delicato dei petali, altrimenti ogni successiva lavorazione atta a diventare prodotti diversi, sarebbe inutile.
Serve avere il polso e la percezione dell’istante per non compromettere il risultato finale ed è questa la parte più difficile: un istinto da affinare per afferrare sempre il momento giusto.
A Liliana Perianu questo riesce molto bene, vive in simbiosi con la sua terra coperta di essenze e di fiori diversi e coglie sapientemente quando è il tempo dell’azione, della trasformazione, dell’attesa o del correre, oppure quando c’è da stare a capo chino sull’astrologia burocratica.
Questa confettura di petali di rosa parla di sveglie precoci, potature sapienti, raccolte manuali alla velocità della luce, trasformazione immediata per non perdere nessun legame con il profumo.

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