Nella Torre una splendida mostra sui Braccialetti di Siena

Laura Brocchi ha gli occhi belli (gli stessi della Madonna che ha dipinto nello splendido Palio del luglio 2017) e le si illuminano d’intenso quando spiega o risponde alle domande del fitto pubblico che visita un allestimento unico nel Museo di Contrada della Torre.
Presentazione di “Siena accesa di luci risplende” con dei relatori di eccezione quali il direttore della Pinacoteca Axel Hemery, Antonio La Marca – Priore della Torre -, Laura Brocchi (artista di fama e Provveditore dei Beni Artistici della Contrada), Luca Bonomi, Provveditore alla Cultura.
Nella Sala delle Vittorie sono esposti i “Braccialetti” (torcia in legno decorata con i colori della Contrada, usata per illuminare il rione nei giorni di Palio o della Festa Titolare… una volta ad olio) due per ogni Contrada (uno antico, uno più moderno).
Non c’era mai stata una mostra che portasse ad altezza occhi quanto di norma viene apposto sulle strade a diversi metri da terra, non c’era mai stata una mostra così rappresentativa della grande tradizione dell’intaglio del legno a Siena.
Il “Braccialetto” più antico di cui si ha menzione appartiene alla Contrada della Torre, risalente al ‘700, un elefantino bianco con la proboscide stesa come a staccare un frutto da una pianta e i lunghi orecchi cadenti: uno splendore di maestria artigiana.

Nello scorrere i pannelli e le differenze fra antico e moderno dei vari “Braccialetti”, si nota la differenza di dimensioni del passato, la linea semplice, essenziale, con un design efficace e sobrio.
Alcuni lumi Ottocenteschi sono stati riportati alla vernice originale e sono splendidi, altri sono stati “restaurati” con mani di vernice e sembrano nuovi… l’estetica ne risente.
A tal proposito cova sotto la cenere l’idea di realizzare dei gruppi di lavoro nelle Contrade per il restauro conservatico e non invasivo di questi splendidi oggetti d’ingegno.
Della Mostra è stato realizzato uno splendido catalogo con l’intervento di storici e corredato da foto inedite e foto dello Studio Lensini.
Unicità della Mostra (aperta fino al 17 gennaio) unicità del “Braccialetto” come nome e come oggetto Diciassette volte diverso.

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