
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta.
Hanno i profumi buoni e tradizionali che escono dalla cucina, con i piatti del giorno in base a quel che si ha voglia di cuocere e di far apprezzare ai clienti, fermo restando che c’è sempre un tegamino pronto di stufato alla sangiovannese, da servire su un letto di polenda per chi vuole immergersi nel sapore di spezie e di cibi creati nelle industrie ferriere ormai in disuso.
E quando la tovaglia a quadri viene svuotata e si lascia solo il bicchiere con due dita di rosso o di bianco per bagnare la parola o il canto, ecco che la chitarra intona gli anni ’70 con le sue passioni i suoi fuochi fatui, gli amori che c’erano e le amicizie che non vengono mai meno.
Oggi un brindisi e un canto sempre libero per Gianluca.
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