Buon tutto Giada

giada vertine

Il sentire nuovamente di dover rimettere i talloni contro il costato di Ronzinante per riprendere un cammino verso nuovi orizzonti della vita.

Lo “scandalo delle carote alla brace” è stato assorbito con tanto divertimento, pensando alle tonnellate di salsicce che negli anni sono passate sopra il calore dell’altare.
In un piccolo luogo, ogni singola persona ha una sua unicità con la quale si arricchisce il comune andare quotidiano, come l’incrociarsi che non è una consuetudine ma è il piacere di vedersi e scambiare con gioia immensa due parole in un contesto di campagna che si risveglia o si assopisce a seconda delle stagioni.
Far parte di un qualcosa – con la propria specificità, idee, sorrisi, malinconie, punti di vista – sia pur in una minoscola porzione di mondo, non è come essere un numero o un’ombra o un vicino che arriva presto o tardi, magari all’interno di un palazzo di venti piani in una città di milioni di individui che si rapportano solo in piccoli spazi (produttivi) rattrappiti di idee e di rapporti.
Altre terre del mondo reclamano la delicata presenza di Giada, ma si è certi che quel piccolo mondo antico di Vertine, avrà sempre un posto di riguardo nel suo cuore.
Come in chi rimane sarà ben chiaro il fatto che la sua vita sarà pieni di successi e affetti cari che le saranno sempre accanto e che la sua presenza – durato oltre un anno – ne ha fatta una vertinese all’estero per tutta la sua scoppiettante vita a venire.

Buon tutto Giadina.

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