Il cisternone di Monte San Savino

Capitale toscana della porchetta, ma anche cittadina apprezzabile dal punto di vista artistico.

Grazie alla passerella metallica che l’attraversa, il Cisternone è visitabile all’interno (ingresso libero) ogni giorno.

Costruita sia con materiale misto, sia pietre che laterizi, si compone di due navate ciascuna di mt. 26,00×5,00 coperte con volta a botte, collegate tra loro da quattro ampie aperture con struttura ad arco a tutto sesto.

All’esterno sotto le due nicchie si possono notare i fori delle cannelle di erogazione dell’acqua ormai scomparse.

La cisterna posizionata sotto il giardino pensile del palazzo di Monte sede del municipio di Monte San Savino è stata realizzata tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 su progetto forse di Antonio da Sangallo il Vecchio o di Nanni di Baccio Bigio, architetto che curò il completamento del palazzo della famiglia Di Monte.

Si trattava di una conserva di acque risorgive del circolandario, oggi raccoglie le acque del Butarone.

E’ uno dei più grandi depositi di acqua in Toscana, secondo solo alle tre cisterne di Livorno (Il Cisternone di Antonio Poccianti) per il completamento dell’acquedotto Leopoldino.

Un tempo raccoglieva le acque per la collettività, oggi viene usata per irrigare il giardino pensile sovrastante. Fonte: Monte San Savino Turismo

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