
In un piccolo paese costruito con pietre di alberese, chiunque ci sia nato o ci abbia vissuto un periodo più o meno lungo della propria vita, lascia un’impronta nella propria e altrui memoria.
Il passaggio di ognuno è importante perchè tutti hanno lasciato una traccia, un qualcosa in cui il singolo era più capace o eccelleva e lo metteva – anche – al servizio di chi aveva intorno.
Pure i silenzi lanciano un’impronta decisa: poche parole schiette e ben mirate, fanno più presa di una valanga di melassa ipocrita tipica dei centri dove cade la guazza.
Non è un rischio affermarlo (tuttavia si accettano volentieri smentite) ma si ha come la sensazione che a Vertine nessuno si è mai sentito solo, specie nei momenti più bui.
Ciascuno – con il suo modo di essere e con le sue particolarità – ha arricchito questa piccola comunità con la sua unicità e la targa aggiunta al leccio all’ingresso del Parco della Rimembranza, vuole celebrarne con una carezza di vento, lo spirito e la persistenza nei cuori di ognuno.