Gli Etruschi sapevano perfettamente quale era il luogo giusto nel quale insediarsi: un posto in vetta, panoramico e ricco di acqua (dove nasce il fiume Ombrone).
Dove si potevano svolgere pratiche agricole, dove si potevano installare attività artigianali e industriali, attingendo alle materie prime poco distanti.
Dal Piano Tondo si domina su un’ampia fetta di mondo, fra due braccia boscose che non si chiudono e congiungono, ma lasciano il varco per vedere con lo sguardo San Felice, la Villa a Sesta e molto oltre.
Le due panchine – una messa in corrispondenza del varco – l’altra verso la fornace etrusca, il rilievo di Campi, l’ombra del leccio solitario, forniscono – a seconda della stagione – lo spazio ideale per una sala lettura all’aria aperta al sentore di nipitella, ginestre in fiore e qualche elicrisio.