
Il pellegrinaggio a Castiglione della Pescaia è in un percorso amorevole in uno snodo di sentimenti sparsi fra il ricordo, la bouganville sempre fiorita, la rondine che vola in chiesa, la certezza di una barca turchese sulla banchina, la ricerca di un libro da portarsi dietro, un saluto a Italo Calvino e la sosta nell’area del mercato (vicino alla zona dei parcheggi) in quella struttura fissa di Mauro e Andreia che fino alle due vende il pesce e dalle 11.30 fino al tocco e mezzo “mesce” frittura strepitosa che suona come un inno alla vita.