
Il venerdi sarebbe stato il giorno di uscita del settimanale “Chiantisette” e sono ormai tre venerdi che il giornale non si trova più nelle edicole.
Era un bel punto di approfondimento e informazione su di un territorio un po’ ai margini delle rotative nella vita reale, o pontificato come avviene nelle riviste che vendono sogni e suggestioni patinate, come quando si parla di Chianti o della Berardenga.
Non era un copia – incolla dei comunicati stampa delle amministrazioni locali, ma un pungolo anche di fronte a problemi scottanti, reali, scempi, di piccoli luoghi, carichi di storia e tante storie, che da tre settimane hanno meno voce.