Pare la parata del 2 giugno, ma parecchio meno bellicosa e parecchio più incisiva nei confronti di un problema pratico del momento: il taglio dell’erba che avanza da ogni parte.
Una striscia di tagliaerba, alcuni reduci dai combattimenti più atroci con gli stocchi più duri e selvatici, appena riparati e pronti a tornare nel mondo della lotta all’erba alta nei giardini.
I sabati e le domeniche sono pronti a essere riempiti dal rumore degli stessi per i rompicoglioni del fine settimana che non hanno altro da fare, preservando gli altri giorni, all’opinionismo di massa e alla conta dei beni accumulati.
Viene in mente uno splendido film con protagonista Clint Eastwood, “Debito di sangue” dove vive in una barca fissa sul molo che suscita la curiosità della co-protagonista.
Lui le spiega che vive in una barca perchè detesta tagliare l’erba del prato nel fine settimana, ma a guardare questa parata di attrezzi, prima di entrare a Radda, entra in gioco un romanticismo acuto che si riserva agli artisti di un qualsiasi settore, e Massimo, che li cura e ripara, ne è un fine dicitore.