Espiantare olivete per fare vigne

berardenga demolizione oliveta per fare posto a vigna ottobre 2021

Si era iniziato poco tempo indietro a distruggere e bruciare splendidi olivi in produzione nella zona di Vertine per realizzare una piattaforma dove far poggiare un elicottero, dalla quale trasportare annoiati ospiti di una attività turistica a mangiare i frutti di mare in Versilia o per andare a fare spesa in qualche bottega per billocchi danarosi.

Nella zona di Pievasciata, vissuti residenti ricordano i recenti abbattimenti di terrazzamenti e di olivi per fare posto a immensi vigneti che danno un antistorico vino al sentore di legno tostato.
Sempre nel medesimo comune, un’oliveta è stata abbattuta probabilmente per fare posto a un’altra vigna.

La Regione Toscana permette l’ampliamento delle coltivazioni vitate, per dare dietro alla foga di vino e di ampliamento dei vigneti, omettendo di ricordare che il paesaggio da lei stessa tutelato, ne viene molto a fallare, con una coltivazione di pregio come l’ulivo, ridotto al rango di legna da ardere.
E’ anche vero che la forma di allevamento più in voga nella regione del Pegaso è di norma l’abbandono, salvo ricordarsi poi – in tempo di raccolta – quanto sia buono e pregiato sul pane l’olio (al netto di molte nefandezze qualitative in dama e in bottiglia).

E’ tutto il solito maledetto castello di carte, associazioni, imbuti, indotti e burocrazia, che alimentano a piccoli grandi passi un’industria della campagna, dove spesso le Amministrazioni sanno poco o fanno finta di niente per favorire quello si chiama “sviluppo del territorio” da parte di qualche nuovo agricolo miliardario che proviene dallo spazio.

Questa voce è stata pubblicata in andrà tutto bene, Arte e curtura, Berardenga, Etruscany, Federica, Fotografie 2021, italians, La Porta di..... e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento