La storia ha inizio nel 1972, quando una piccola erboristeria nel centro di Pienza, denominata appunto “Bottega verde”, (che produce cosmetici con le piante delle colline della Val d’Orcia) viene rilevata da una famiglia originaria di Biella.
Tutto ha inizio a Pienza, dal piccolo negozio di Corso Rossellino, dove i cosmetici in vendita sono prodotti naturali di altissima qualità, venduti per posta in tutta Italia, con un successo che porta all’apertura di oltre 400 negozi mono marchio.
Tutto ha inizio a Pienza, dalle erbe, dal romanticismo del paesaggio della Val d’Orcia tanto cari a Mario Luzi e agli infiniti amanti e visitatori di questi luoghi.
Ma come ogni cosa umana di questo mondo, storia e riconoscenza, passano in secondo piano di fronte alla managerialità del profitto.
Il semplice cartello d’insegna a lato della porta staccato, i due vasi con piccoli ulivi ai lati che sono scomparsi, il bel portone in legno massello, sbarrato.
Le lievi fragranze ed essenze che giungevano in strada, scomparse definitivamente nel solito bazar sensoriale di porchetta, pecorini e pinocchi di varie misure appesi.
Il primo spazio di una storia gloriosa nata a Pienza (e anche grazie a Pienza) e da qui famosa nel mondo, viene chiuso, (dopo una dura lotta delle persone che vi lavoravano), che si sono viste chiudere il negozio per essere ricollocate in una nuova “location”, come afferma il sindacalista fashion Michele Trabalzini.
A tal proposito viene in mente un antico proverbio: “La riconoscenza è un fiore raro”.