
Stradello a sterro, vetriola alle pareti del muro, usci sgainanti sui cardini, erbetta quasi cotta dal sole estivo e un Corsarino della Morini posteggiato davanti, come se tutto alla fine fosse tornato indietro, a quando due ruote e un motore permettevano di aprire la porta alla scoperta dell’intorno e a giornate serene.
Che meraviglia. Fa venir ancora più voglia di tempi migliori..
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Il tag “la porta di Vertine” assegnato, fra gli altri, a questo post grida vendetta….
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