Potare ulivi

Cose svolte gerarchicamente da ultimi, a cui si stanno approcciando seriamente in tanti che hanno più dimestichezza con le rotoballe di cavilli e l’ottusità laconica del burocrate in cerca di qualche stralcio di posto al sole.
Con la differenza che l’inerzia fin qui  accumulata non crea punteggio e l’ulivo ti punisce se diventa di non tua competenza.
Si ripulisce il tronco e l’interno dai talli/succhioni improduttivi, si elimina qualche ramo interno con due strisciate di sega, si schiarisce – aprono le gronde all’aria, si acconciano le punte lasciando un vettino che tira e conduce la linfa. Si bruciano gli olivastri che producono un leggero e delicato profumo di incenso.
Si spera che le avversità climatiche siano clementi, i cinghiali non disfino troppo i muri a secco, i daini non pascolino troppe foglie di ulivo.

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