Si accuccia per un poco anche il bubbolo e il tuono sopra il cielo di Siena per un gioioso passaggio cremisi a zampa d’elefante per le vie cittadine.
Turisti e giapponesi credono che tutto questo sia stato organizzato per loro, ma ci hanno capito poco: sono le ricorrenze di San Giacomo e Sant’Anna, patroni della Torre che danno il via alla festa e al saluto alle Consorelle al suono di tamburi e sventolar di bandiere.
L’intero anello non coperto di tufo in Piazza del Campo è ripieno di storie, sogni, fratelli Monciatti e magie, rondine in cielo, brividi, bacini fra alfieri e fidanzatine, pronte ad asciugare il sudore di chi indossa i velluti, anche se, per l’occasione i gradi sono parecchio meno del giorno precedente.
E’ un sacco bello perdersi e naufragare in questo mare, uno spicchio fra diciassette.