I lavori infiniti dell’uscita di Castelnuovo Berardenga Scalo

Iniziarono oltre due anni fa i carotaggi per saggiare il terreno per erigere il cavalcavia per dare uno sbocco immediato alla piccola frazione di Castelnuovo Scalo, suddivisa a metà fra i comuni di Asciano e di Castelnuovo Berardenga,  come accade solo nei film con Totò e il mitico Fernandel.
Gli abitanti della frazione, la fornace di laterizi, il centro raccolta della spazzatura, (che d’estate pare di respirare “l’incenso“) l’altra frazione di Guistrigona, la pista di kart, dal momento del raddoppio della strada di scorrimento Siena – Bettolle, si videro privati dell’accesso diretto all’arteria principale, rimanendo un po’ in disparte dal mondo.
A ciò avrebbe dovuto ovviare la nuova uscita autostradale con il cavalcavia, ma oggi, da anni, tutto è fermo e corredato dalla provvisoria rete arancione che troppo spesso si è abituati a vedere perenne.
Sul lato della ferrovia, tre i piloni completati, uno rimasto allo scheltro di tondino di ferro, dall’altra parte lo scavo e la breccia per ospitare l’altro pezzo di strada che ora è niente.
Solo per informazione, il raddoppio della Siena – Bettolle, venne realizzato da un noto costruttore, ardimentoso collezionista d’arte e di Madonne. Fonte: Il Cittadino.

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3 risposte a I lavori infiniti dell’uscita di Castelnuovo Berardenga Scalo

  1. Bruck ha detto:

    Già… sempre a proposito di Berardenga felix!!!!!

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  2. anna ha detto:

    Ma nessuno ha mai chiesto spiegazioni?

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