Un oggetto di architettura gotica nella Val di Merse con il tetto per cielo e un pavimento di erba o di mota a seconda delle stagioni e un accesso all’abbazia non consono con barriere metalliche burocratiche, messe nel mezzo alla strada che, il comune di Chiusdino, nella persona del sindaco Bartaletti ha promesso di togliere quanto prima.
I tempi della politica non coincidono con i tempi di un apino comunale che carica tutto e porta via in cambio di un paio di pistoni telecomandati per l’accesso ai mezzi di soccorso o di pubblico servizio.
Nel 1503 uno scellerato abate comandante dell’Abbazia fece smontare le piombature del tetto per poi rivendere il minerale decretando così lo stato di decadenza dell’edificio e la sua fortuna per come lo stesso si presenta allo stato attuale.








