La riproduzione di questo noioso insetto non conosce confini proliferando negli escrementi del mondo o traendo giovamento dai vitalizi derivanti da tante seggiole di velluto rosso culamente mal occupate per servire il popolo al bar di Montecitorio, nei ristoranti li intorno o per realizzare propedeutiche leggi per ingarbugliare i comandamenti.
“Belle topine” direbbe il Perozzi, mentre Salvatore Quasimodo ha uno sguardo più profondo e condisce una vita da insetto in sole tre righe.
« Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di Sole:
ed è subito sera. »









Era molto che non si leggeva dell’infida compagna…. post divertentissimo!!!
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