“Dio Madonna che squallore, sembra Venezia”

Fra i lucci che entrano dentro le macchine del caffè, la mota che inzacchera gli arazzi del cinquecento, i calzoni che si son tutti ritirati e chi andrà a fare  lo sci d’acqua dentro una Firenze alluvionata dentro, un luminare impellicciato che ha la casa con attico in collina e un conte che ha perso tutti i materassi di crine, dalla terrazza di Piazzale Michelangelo, la di sotto vista di una città invasa dall’acqua farà dire: “Dio Madonna che squallore, sembra Venezia”.

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