Il mangiare, una forma di piacere, di cultura e di nutrimento che una volta entrata nel turbine televisivo, bloggarolo, affaristico, viene rivomitato su piatti bianchi e chiacchiere alla rinfusa di gente che trova utile impiegare mezz’ora per spiegare le fette di pane con il cavolo nero o uno spiedo di fegatelli in salsa rosa con goccioline di misticanza e gratinatura di antani di borro.
Un filo d’olio nuovo su un piatto di fagioli e scompare ogni grande chef dietro i suoi grandi piatti quadrati con al centro una piccola aiola, testimonianza di qualcosa da mangiare con guarnizione di fuochi fatui pagati cari.
Fare bene le cose della tradizione e le cose semplici è la cosa più diffcile e complessa, per questo e per stare con i piedi per terra è nata da qualche tempo “Cucina Agricola” una pagina facebook dove i cuochi stellati, i coevi, le serate alla moda o le Antonelle Clerici non saranno mai presenti.


Vedi vedi a che e’ dietro il Pagliantini…. ottima iniziativa. Come sempre del resto.
Onoratissimo dell’immagine chealla pagina fb fa da intestazione (si dovrebbe dire “banner” credo, ma mi pare che contrasterebbe con lo stesso spirito che e’ dietro al titolo), nonche’ da corredo a questo articolo. Bisognerebbe semmai aggiornarle con qualche immagine nuova…La stagione e’ quella.
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