Con il grosso rischio di arrecare gravissimi danni ai camion compattatori che ritirano l’indifferenziato, in un cassonetto in disparte della campagna chiantigiana dal coperchio non perfettamente chiuso si intravedono stranezze.
Un atomizzatore con il motore a scoppio di quelli da portare a spalla da usarsi per fare i trattamenti, svariati tondini di ferro di varie misure, un rotolo di rete gialla di plastica – appena avviato – un paio di vasi grandi in uso nei vivai, un grande sacco da quintali di concime in uso dai grossisti o da grandi aziende agrarie, pezzi di rete metallica, oggetti di plastica e di metallo di svariate dimensioni e, dulcis in fundo, un pannello pubblicitario piegato su se stesso con il marchio di una nota azienda fornitrice di materiali per l’agricoltura.









Io da quando ho trovato un passeggino nel cassonetto dell’organico non mi meraviglio più di niente….
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Ecco un’altra grande testa di ca**o.
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Non dovrebbe essere difficile individuare il responsabile “dell’eroico gesto”…. mi pare che sia stata lasciata in loco la rivendicazione del gesto 🙂
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Anche Riccardo ha fatto molte foto di== indifferenziato== e le ha portate in Comune perchè è chiaro da dove vengano
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Poi non ci si può stupire più di tanto, leggendo sui giornali quel che passa il convento
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Non è detto che la firma del pannello pubblicitario sia la firma dell’eroico gesto, ma in ogni caso poptrebbe rappresentare il viatico per risalire alla manina fatata che ha compiuto questo gesto osceno.
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