Rosa della Piana, aleatico rosato dall’Isola di Capraia

Il Rosa della Piana, della vendemmia 2013, da uve aleatico, si presenta di un bel colore acceso, un vino fresco e spigliato, compagno ideale per i nostri primi piatti o anche più semplicemente per accompagnare gli antipasti della tradizione toscana.
L’azienda agricola biologica La Piana si trova sull’Isola di Capraia, all’interno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. L’area di cui fa parte, denominata “Il Piano S. Stefano”, è un luogo magico e incontaminato dove aromi, suoni, colori e tradizioni si fondono con i sapori e i saperi antichi, in cui il tempo sembra essersi fermato. E’ raggiungibile a piedi dal paese con la strada vicinale del Semaforo, un percorso di 20 minuti.
Qui hanno vissuto in epoche diverse romani, anacoreti, e saraceni. Questo era possibile grazie alla generosità di questi terreni, gli unici pianeggianti dell’isola, che riuscivano a fornire tutto quanto era necessario alla sussistenza delle popolazioni. Nello scorso secolo l’area fu ceduta in affitto alla Colonia Penale e i detenuti hanno lavorato questi terreni fino al momento della dismissione del carcere.  Nel 2000, quando ormai la macchia mediterranea rischiava di sopraffare ogni cosa, è iniziato un lavoro attento e difficile di restauro ambientale dell’area che ha riportato al loro originario splendore questi luoghi restituendo alla vista un territorio “antico” di straordinaria bellezza. Il paesaggio, custodito dalla presenza dell’attività agricola, è disegnato dalla discontinuità dei filari di vite nella macchia mediterranea, terrazzamenti, muretti a secco, antiche cisterne, e da specie ornamentali autoctone quali oleandro, rosmarino, rosa antica; è una perfetta integrazione tra agricoltura di qualità, tutela ambientale e memoria storica.
Il recupero del fondo una volta affittato alla struttura carceraria inizia nel 1999 quando il compianto Stefano Teofili inizia il suo lavoro che sfocerà nel 2001 nell’impianto di un vigneto di Aleatico, in una parte pianeggiante e su terrazzamenti. A questo si è aggiunto nel 2009, su un terreno terrazzato recuperato ai rovi, un ettaro di Vermentino, sia a guyot che ad alberello. I suoli sono prevalentemente sabbiosi-limosi, profondi dai 60-70 cm sino a 1,5 metri, e i v ari campi sono divisi da canalette, ripristinate, per il drenaggio delle acque.
L’azienda si scontra con la mancanza di manodopera e le difficoltà date dalla morfologia dei terreni che impongono che gran parte delle lavorazioni vengano fatte a mano, al massimo si riescono a utilizzare motozappa o trattori di dimensioni molto ridotte. Continua il recupero di altri terreni, in una zona differente dell’isola. Non è disponibile una cantina, per cui le uve vengono raccolte in cassette e trasportate sull’Isola d’Elba presso la cantina di Italo Sapere (Sapereta) per la vinificazione  l’imbottigliamento.

Achille Prostamo & Giovanni D’Alessandro

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0 Responses to Rosa della Piana, aleatico rosato dall’Isola di Capraia

  1. Avatar di Alina Alina ha detto:

    Concordo. Buonissimo.

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  2. Avatar di Bante Bante ha detto:

    Sapevo che stavano sistemando la nuova cantina sull’isola, negli ambienti del vecchio carcere.

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