La Porta dei Bischeri di Howard e Marion estirpa grandi ulivi e tenta di venderli a 60 euro l’uno

Un post di pubblicità progresso per dare un fattivo aiuto a dei gazzillori bisognosi.
Intorno al 2008 acquistano una vigna di quarant’anni di 1,7 ettari da cui si ricava un vino eccellente e 8oo piante di olivo su terrazze dimenticandosi di inviare, come prevede la legge, lettera di avviso ai confinanti per poter esercitare o meno il diritto di prelazione.
Questa vigna presenta alcune fallanze e necessita di rinfittimento, ma qui erano stati selezionati dopo varie prove di vinificazione sei filari di sangiovese e canaiolo che se moltiplicati avevano delle potenzialità di un vino da campionato del mondo.
Per incompetenza e supponenza la vigna è andata perduta e di li a poco espiantata.
Scadono fra un attimo i diritti di reimpianto che invece di essere usati per ripiantare questo vigneto (pagato a carissimo prezzo) i geni della Porta si ingegnano per mungere ancora un pochino i signori Howard e Marion per fargli acquistare un nuovo terreno coperto di ulivi, espiantarlo delle grandi piante da olio che lo coprono e a breve impantarci i diritti della vigna che hanno smantellato.
In un loro terreno mal esposto, basso e con la brina anche d’agosto, (anche questo pagato carissimo a suo tempo e preso per farci degli stupendi filari a piede franco!!!!) da settembre sono state realizzate delle fosse comuni in previsone di spostare qui detti ulivi e condannarli a morte certa.
I geni della Porta, sicuramente spaventati dalla mole di lavoro per estirpo e trasporto di questi giganti da olio e del loro reimpianto stanno proponendo a tutto il mondo queste anguste piante alla modica cifra di 60 euro l’uno.
Chi è interessato all’acquisto può contattare Zaccaria Problemi, il coglione di fiducia dei signori Howard e Marion forse piccionati per l’ennesima volta.
Ricolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

0 Responses to La Porta dei Bischeri di Howard e Marion estirpa grandi ulivi e tenta di venderli a 60 euro l’uno

G ha detto:

20 febbraio 2014 alle 2:38

Premio oscar per gli effetti speciali perchè coglioni a questa maniera non si ritrovano da nessuna parte

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vino ha detto:

20 febbraio 2014 alle 3:27

QUesta gente è senza ritegno e senza pudore.

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Daniela ha detto:

20 febbraio 2014 alle 8:37

Se le firme sugli atti non dovessero corrispondere al vero, oltre all’annullamento della compra vendita ci sono gli estremi per falso in atto pubblico.
L’articolo 483 del Codice Penale riguarda i privati, il 476 e il 479 i pubblici ufficiali.
Questa gente non è mai andata troppo per il sottile fin dai tempi “eroici” del loro inizio, ma stando così le cose, stanno giocando con il fuoco.

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alessandra ha detto:

20 febbraio 2014 alle 10:11

Ma lo possono fare?
Nel senso, possono estirpare olivi per fare una vigna senza ripiantarli?
In Puglia so di una legge che impedisce la vendita di vecchi olivi capitozzati, messi nei vasi piantati nella pianura padana o nelle ville di qualche sceicco….

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an ha detto:

20 febbraio 2014 alle 17:43

Andrea, dalle mie parti, con l’amore che ti ritrovi per la tua terra avresti fatto una brutta fine….. ma tu non mollare e non chinare la testa…….

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Lallo ha detto:

20 febbraio 2014 alle 20:51

Il groviglio armonioso che regge le sorti della zona ti vuole sempre più bene 🙂
Questa è alta finanza rispetto a certi intrallazzi per decidere chi deve lavorare o meno, dove si deve mangiare un piatto di pasta, il montaggio e lo smontaggio di padiglioni per eventi ecc. ecc

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maurizio ha detto:

21 febbraio 2014 alle 10:05

Stanno solo raccogliendo quello che si meritano: una figura di merda dietro l’altra.

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silvana ha detto:

23 febbraio 2014 alle 10:57

Per dire … ti potrei presentare una panoramica di siepi eliminate (con relativa micro e macro fauna), di alberi rasi al suolo, di … ma lasciamo stare.
Non tutti quelli che ci hanno a che fare amano la terra – non in senso poetico, ma proprio come madre di quello che siamo -. Non tutti quelli che ci hanno a che fare sono consapevoli fino in fondo del senso della propria esistenza. E non tutti quelli che hanno per le cose della terra e per il proprio prossimo lo sguardo torvo, incolto e brutale che capita di incontrare e riconoscere, capiscono che saranno dannati proprio dal loro modo di “non essere”

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Andrea Pagliantini ha detto:

23 febbraio 2014 alle 14:35

Silvana, qui si parla di sentimenti e di rispetto per le persone che ci hanno affidato quanto abbiamo trovato….. i nostri nipoti.
Non si può dilapidare un patrimonio storico, di conoscenze, di brutale fatica solo perchè il miliardario di turno vuole spianare la collina per farci la piscina.
Questa terra, questi sassi, questa brutale fatica di secoli merita rispetto e considerazione.
Questo non è un parco giochi per miliardari svagati ma un luogo in cui è nata la bellezza e la resistenza ai prepotenti di ogni epoca… chi arriva comprenda che si dieve arrivare nel rispetto di quanto si è trovato e nella prosecuzione della bellezza.

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silvana ha detto:

23 febbraio 2014 alle 21:04

Credo che tu sappia come la penso. Ma oltre a quelli che arrivano, ci sono anche quelli che sono nativi e che assumono i peggiori comportamenti, il peggio del peggio …
Non credo che i discendenti di quelli che hanno così duramente lavorato siano all’altezza di quelli che li hanno preceduti. Per lo meno non sempre. Ad esempio, quelli che stanno permettendo i guasti che hai denunciato, non vengono da chissà dove; sono tuoi conterranei e si lasciano affascinare dai soldi. O sbaglio?

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Andrea Pagliantini ha detto:

24 febbraio 2014 alle 9:51

Hai ragione in pieno Silvana, molti sono i nativi che guardano il contesto i cui vivono come un registratore di cassa.
Incuranti non solo della bellezza che può essere un bene effimero e soggettivo, ma incuranti anche della salute per quanto viene sparso per i boschi sotto forma di rifiuto, per quanto viene spruzzato per i campi, per quanto viene interrato o bruciato in mezzo a innocenti potature di vigna o di ulivo.

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AG ha detto:

27 febbraio 2014 alle 10:06

ARRRRGH!!!!!!!!!!

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