Di norma questa è un’operazione che si svolge fra ottobre e novembre, ma con il clima mite di questi periodi può accadere che si affaccino dal terreno con le foglie prendendo uno schiaffo in faccia quando arriva il vero freddo.
Per esperienza diretta, mettere a dimora i bulbi di tulipano fra la fine di dicembre e il mese di gennaio è garanzia che i bulbi escaano fuori al momento giusto e diano una gran massa di fiori.
Se invece il clima si dovesse mantenere troppo mite e dovessero spuntare le prima foglioline fra gennaio e febbraio, conviene coprirle con un pugno di terra per ritardarne l’uscita a momenti migliori e sicuramente meno freddi.
I bulbi rimanogno sempre sotto terra e ogni anno aumentano il volume di presenza dei fiori.
Sempre che non siano a portata di zampa degli istrici che sono golosi dei bulbi, dei daini che sono golosi dei fiori e delle foglie.
Urge ricordare ai piantatori di bulbi che metterli accanto ai gigli (bianchi, quelli cosiddetti di San Luigi) li protegge da istrici e altri mnangiatori di bulbi: la radice dei gigli (non so come chiamarla) infatti è velenosa…
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Ottimo suggerimento Silvana, ma siccome lo scorso anno sono riuscito a salvare i blubi dall’appetito degli istrici con questa pratica, ci hanno pensato i daini a mangiare fiore e foglie.
Per cui quest’anno vanno dentro un’area recintata con un po’ di rete a beneficio di chi passa fra girasoli, meloncelle, carciofi, pesco, melanzana, panzè, parigini, petunie e quanto la fantasia mi suggerirà di metterci.
Anzi, ogni suggerimento di pianta o ortaggio è il benvenuto per abbellire quel piccolo giardino delle idee.
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Anche il sottoscritto ha piantato qualche bulbo… Ben lontano da istrici e daini, però ci penseranno le chiocciole e le lumache a minacciare i tulipani 🙂
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Sembra che chiocciole e lumache siano ghiotte di birra e del suo profumo.
Metti un ciotoletto pieno di birra intorno ai fiori e vedi che succede.
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Ovviamente birra artigianale, perché chiocciole e lumache si sono parecchio evolute …
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Oppure, dalle mie parti, abbiamo un sistema ancora più interessante:
http://www.turismoinliguria.it/turismo/it/Eventi/cercaEventi.do?contentId=3938 🙂
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Forse qua si legge meglio: https://www.facebook.com/events/193572707441739
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E’ chiara la cura per le lumache Gianmarco: un trito di aglio e prezzemolo e tanto bollore.
Non le ho mai assaggiate perchè strisciano come tante persone però loro sono animaletti nobili al cospetto.
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