Il pomo caco

Pubblicato il 26 ottobre 2013 da andrea

L’unica pianta che perde le foglie ma non il frutto, tanto che nelle nebbie invernali brillano come lucciole queste mele morbide e arancioni che si chiamano pomi, corrente di pensiero vincente contro coloro che li chiamano cachi.
Uniti però sul fatto che siano buonissimi.

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0 Responses to Il pomo caco

  1. Avatar di Lisa Lisa ha detto:
    26 ottobre 2013 alle 22:00

    E’ tutto condivisibile, ma il frutto sulla pianta non matura, come si deve fare?

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  2. Avatar di silvana silvana ha detto:
    27 ottobre 2013 alle 0:14

    Il frutto va messo in bell’ordine du piano di legno, e nelle vicinanze una mela.
    Strepitoso aperto a metà, tolta la parte “pseudo torsolo” chiara, che allappa. Incignata la superficie, un cucchiaio di cognac buono versato nelle fessure. Notte.

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  3. Avatar di silvana silvana ha detto:
    29 ottobre 2013 alle 22:13

    Intanto il paesaggio si sta arricchendo di segnali arancione oriantaleggianti, con quelle belle foglie verde scuro, …

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:
    29 ottobre 2013 alle 22:51

    Ho visto un pomo stamani che toglieva il fiato per grandezza e bellezza poco più avanti della biforcazione per San Gusmè – Castelnuovo.
    Mi volevo fermare e andarci, ma era in un campo con un trattore fermo sotto e non mi pareva elegante intrufolarmi (sia pur con buonissime intenzioni) senza prima aver chiesto il permesso in un campo con attrezzi agricoli in giro.
    Foglie rosso fuoco arancio intenso con le punte verde scuro appena accennato, pianta di tre metri, una chioma fittissima coome quella di uno dei Cugini di Campagna…. davvero un peccato che non ho potuto avvicinarmi e fotografarlo…

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  5. Avatar di silvana silvana ha detto:
    1 novembre 2013 alle 22:21

    Il pomo (mi adeguo) di gran lunga più imponente che io abbia mai visto è di fronte all’ingresso principale della casa di una famiglia nei pressi di Perugia. Plurisecolare e benissimo tenuto è più bello della villa che gli sta dietro. Come spesso si può notare, gli alberi valgono infinitamente di più e più sono vecchi, più ne hanno da raccontare ..

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:
    2 novembre 2013 alle 13:37

    E ce ne era uno nell’angolo del cortile della scuola, vecchio, grande, che faceva un mucchio di pomi…. credo sia stato segato tanti anni fa.
    Non dava fastidio, forse perdeva solo le foglie.

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  7. Avatar di filippocintolesi filippocintolesi ha detto:
    2 novembre 2013 alle 20:59

    Senno’ si chiamano come a Firenze: diòsperi.
    Che la lo vole un diòspero?
    Par quasi un moccolo.

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