Nella lontana vendemmia 1990 questo rosato venne prodotto per salasso da una vasca di 280 quintali di sangiovese e canaiolo e fatto fermentare all’interno di una botte da 37 hl a cui Gino mise il colmatore con il bicchiere sopra, con la sorpresa, la mattina successiva, di trovare il pavimento della bottaia pieno di schiuma appiccicosa.
Senza il colmatore, la fermentazione avvenne lentamente dentro la botte per una decina di giorni, dopo i quali il rosato fu travasato, solfitato e posizionato in due vasche di acciaio e ritravasato circa una volta al mese per evitare prendesse puzzetti di merdino da fondata.
Ad aprile del 1991 fu refrigerato e a maggio imbottigliato nella versione che è stata riesumata ben 23 anni dopo la sua nascita in accostamento ad un conigliolo e verdure cotte in un forno a legna.
Bottiglia limpida e perfetta, niente tracce di fondata. Il tappo integro e privo di difetti olfattivi.
Il vino, che dalla bottiglia polverosa dal tempo, pareva avesse conservato il colore originale solo lievemente poco più scarico, nel bicchiere si presentava dorato.
Odore di chiuso, qualche minuto ad ossigenarsi e compaiono il sentore di scorza di arancia e di frutta rossa tipica del sangiovese insieme a note di ananas s spirito con una stupenda acidità totale di supporto che ne ha garantito la conservazione e la splendida beva.
Di supporto il Badia a Coltibuono 2010, il Brunello Mastrojanni Schiena d’Asino 2008 che non necessitano di parole superflue per la loro bontà e il rosato pugliese di Libera Terra da terreni confiscati alla mafia……. il che lo rende ancora più buono e piacevole.
Ma questo rosato di 23 anni com’era?
"Mi piace""Mi piace"
maremma filtrata, ogni parola è un sapore
"Mi piace""Mi piace"
Vigna Schiena d’Asino… che passione!
"Mi piace""Mi piace"
nooo…il rosato di pagliarese fatto da Gambelli???…..malidetto!!!….lo devo assaggiare credo sia uno dei pochi fatti e sopratutto ancora in giro…hai altre bottiglie??
"Mi piace""Mi piace"
Il rosato del 1990 è durato appena mezz’ora fra assaggio e commenti e non ne è rimasta una sola gocciola, quindi ogni parola a commento diventa superflua.
Michele, il Maestro Gambelli a quell’epoca non c’era più e venne sostituito da un tizio che allora andava per la maggiore…. però ti assicuro che quel rosato fatto da me e Gino è parecchio, parecchio gambelliano 🙂
"Mi piace""Mi piace"