Il colore del cielo, la forza del mare, nella buona e nella cattiva sorte si accompagnano le vicende del Palio a quelle della vita reale, fatte di gioie e dolori, lacrime di tristezza o di felicità che si mescolano fra loro nell’andare che si chiama vivere.
Alla fine c’è il pianto infinito di alcune ragazze della Torre e la delusione umida di occhi di capelli brizzolati della Lupa, sempre vicina alla vittoria e sempre lontana dal gioire.
Il 16 agosto del 1713 avvenne un fatto piuttosto singolare nella storia del Palio: la contrada dell’Onda arrivò prima, ma non superò il “Palco dei giudici” dove venne passata dalla Tartuca e questa diatriba fini per consegnare il Palio alla chiesa di San Giuseppe e dividere il premio della vittoria fra le due Contrade…. un Palio a mezzo quindi.
E nell’anno in cui il Palio è stato dipinto su due facciate da due pittori che avrebbero potuto benissimo dar vita a due Pali distinti di pari spessore e bellezza (Cesare Olmastroni e Cecilia Rigacci) sia l’Onda che la Tartuca erano in piazza, ma i colori del mare partivano più avvantaggiati dopo essersi portati a casa lo scorso luglio il Palio dedicato alla visita di San Francesco a Siena nel 1212 e il volo di una rondine.
La festa nell’Onda è durata tutta la notte. Tamburini di ogni età, bandiere al cielo, gioia, damigiane sui tavoli e tubi di gomma nei bicchieri per un bere consapevole.
La bellezza dei colori del mare e il bello vedo ogni giorno leggendo questo blog.
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Ancora non ho capito quale contrada ha vinto. Ha qualcosa in comune con il mare? 🙂
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Ha molto in comune con il colore del mare e del cielo…… la Contrada che ha vinto il Palio di agosto si chiama Onda ed ha per emblema un delfino in campo bianco azzurro 🙂
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Ho conosciuto Cesare Olmastroni quando ero piccola e abitavo a Fonterutoli. Lui ha regalato a mia mamma, la sua maestra, uno dei suoi primi quadri , un paesaggio toscano. L’ho sempre apprezzato e seguito nel tempo e adesso vorrei fargli i miei complimenti: la Madonna che ha dipinto per il Palio di Luglio è meravigliosa! Maria che porta tutta Siena nel suo mantello è dolcissima e mi fa pensare proprio a una madre che non lascia mai i suoi figli, li porta sulle sue spalle sempre. UN grazie a Cesare , con affetto, Carla Iozzi.
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Concordo pienamente con lei Carla, il mantello che avvolge di Siena la Madonna è come una madre che non abbandonerà mai la propria figlia.
Felicità che quel dipinto, come l’altro bellissimo di Claudio Carli a tema di San Francesco a Siena siano andati ambedue nell’Onda.
Cesare Olmastroni ha dipinto anche gli interni del Castello di Meleto qui nel Chianti e anche in questo caso ha dato mostra di tutta la sua sensibilità e bravura.
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