Qualche anno indietro un ministro della Repubblica affermò che con la mafia bisognava convivere.
Non c’è giorno migliore di oggi, nell’anniversario della strage di Capaci per riscrivere certe parole di Peppino Impastato:” La mafia è una montagna di merda“.
E la mafia sguazza nelle pieghe di leggi nazionali che si mescolano a leggi regionali, in contraddizione con leggi provinciali e comunali in cui burocrati invece di essere di servizio al pubblico per consentire di esercitare la propria attività, ti fanno capire che tutto quello che fai ti è elargito a tuo rischio e pericolo.
Se vuoi osservare le leggi di fatto non si riesce a fare niente, se le leggi vengono aggirate o ci si rivolge al tecnico giusto, si possono fare tutte cose,ma occhio a non dire niente fuori posto o parte la fucilazione cartacea, comprensiva di opinionisti, verso chi non vorrebbe essere ricattabile…………. la gente più pericolosa.
Piccolo sistema mafioso molto più sottile di coppola e lupara.

Il burocrate è una persona capace di trasformare qualsiasi soluzione in un problema.
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la mafia sguazza nella politica, la politica sguazza negli affari e nelle imprese. Morale la mafia sguazza dappertutto. Sempre di più. E chi governa mette burro sul (proprio) pane.
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Leggi e regole incomprensibili con contorno di cavilli, sono il caviale del malaffare.
Il burocrate che è li per servire il pubblico (ma spesso è assunto per tessera), ne è il braccio operativo quando inizia a dire ciò che non si può fare, chiudendo gli occhi su quanto è stato fatto da chi non passerà mai dentro la cruna di un ago.
Occhio non vede cuore non duole.
Non per complicità………. solo per indolenza.
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