Non si parla di Diego (Anemone) colui che comprò casa all’allora ministro Scajola il quale cascando dalle nuvole dichiarò di non sapere chi gliela avesse comprata.
Ma si parla di un prato fresco di umidità e voglia di ripartire con il tepore pieno di anemoni che sembrano un pugno di coriandoli sparsi dal vento e dal caso che rinvigoriscono e accendono il verde dell’erba.
Una volta seminati la manutenzione è zero dato che rinascono da soli e si allargano formando piccoli cespuglietti fra l’erba con le foglioline che assomigliano a quelle di carota.
Un fiore bellissimo e delicato che si perde al primo vento.
Un bell’impatto di colore la mattina sul pc….. sembra di essere in un prato 🙂
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E’ tardi per poterli seminare o sono ancora in tempo?
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bello bello. A me ricorda i chioschetti di fiori nei punti strategici della Milano, che andavi a cena dagli amici e gli portavi un mazzetto di variopinti anemoni. Ora nei punti strategici ci sono i compro oro e le variopinte mafie che abitano il nostro paese succhiano ciò che resta del sangue dell’Italia che fu.
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