Il papa dell’Onda

Alessandro VII, Fabio Chigi (1599-1667), è il papa senese e ondaiolo che fece Roma moderna, ridisegnando le architetture della città eterna: fu l’ispiratore il committente dell’abbraccio ideale al mondo offerto dal colonnato di San Pietro, dell’assetto di Piazza del Popolo e le sue chiese, il Corso, Santa Maria della Pace, la facciata del palazzo di Piazza Santi Apostoli, Piazza della Minerva e Piazza del Pantheon (1655-1667). I suoi interessi culturali lo portarono ad essere uno dei più sensibili e attenti sostenitori dei protagonisti della grande stagione del Barocco romano come Gian Lorenzo Bernini e Pietro da Cortona. Che Fabio Chigi legasse il suo destino in maniera tanto importante a Roma era inevitabile: sin da giovanissimo infatti fece dello studio della storia dell’Urbe uno dei principali impegni, uno studio che condusse insieme alla passione per le memorie dei propri avi che tra Siena e Roma avevano appunto scritto pagine importanti della storia della famiglia. In particolare i suoi interessi si incentrarono sull’approfondimento delle vicende di Sigismondo e Agostino Chigi, i banchieri vissuti come mecenati nell’età aurea di Giulio II e di Leone X agli inizi del Cinquecento. Da loro ereditò la passione per la cultura e infatti creò una piccola “corte” di uomini colti di cui favorì gli studi acquistando e trasferendo a Roma la biblioteca dei Duchi di Urbino. Amava pittura e scultura ma fu l’architettura la sua più grande passione. Nella ricorrenza dei quattro secoli dalla nascita del Papa la città natale ha allestito una grande mostra in Palazzo Pubblico conclusa nel gennaio 2001. I luoghi chigiani in terra senese – dalla berniniana Cappella della Madonna del Voto nella Cattedrale, al palazzo Chigi Zondadari (ancora oggi proprietà dei discendenti), alla peruzziana Villa Chigi a Vico Bello, alla Villa di Cetinale, al Palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia, con il monumentale giardino noto come Horti Leonini – servono a sottolineare come il Pontefice non abbia dimenticato mai le sue origini e anzi, proprio a Siena abbia introdotto le più moderne tendenze artistiche e culturali, aggiornate sul gusto della “sua” Roma.

Fonte: Contrada Capitana dell’Onda.

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0 Responses to Il papa dell’Onda

  1. Se fai uno più uno l’Onda ha i soliti colori dell’Argentina di Papa Francesco… 😉

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  2. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Mi sento piuttosto lontano da quel mondo, ma se arriva con i colori del mare e porta con se il nome di Francesco, quest’uomo parte con i migliori auspici per riportare gli umili e gli onesti nel regno dei cieli.

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  3. Avatar di Claudio Carli Claudio Carli ha detto:

    Vi sarei grato se voleste correggere il nome dell’autore del Palio di luglio 2012, cioè il mio nome: Claudio Carli e non Giulio, che era mio padre. Grazie

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ho già provveduto a correggere l’imperdonabile errore sull’autore del Palio vinto dalla contrada del mare lo scorso 2 lugli0 e colgo l’occasione per dirle che è uno dei Pali più belli che mi ricordo.
    La semplicità di Francesco (a cui il Palio era dedicato) si sposa perfettamente con la linea sobria ha impresso nella pittura.
    Il fatto lo abbia vinto l’Onda me lo rende ancora più caro 🙂

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