Habemus White Chiantishire

Nel giorno in cui si è dimesso un collega, umile lavoratore nella vigna del signore, uno strato candido del colore della sua vestaglia da lavoro, ha ricoperto le fessure del Chianti, le sue croci e le sue bellezze.
Le sue vigne dubbiose di saggio Sangiovese e quelle dall’accento francese assistono divertite al passaggio di fagiani scalzi che cantano, a loro modo, lodi al signore.

A marzo il nuovo casiere e trattorista di San Pietro.

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0 Responses to Habemus White Chiantishire

  1. Avatar di BR1dellatorre BR1dellatorre ha detto:

    nel giorno in cui tutto il mondo riflette sulla notizia delle dimissioni di Bedenedetto XVI il pensiero va alla saggezza popolareche da secoli ci ricorda : morto un papa se ne fa un altro. E papa Ratzinger non è morto.

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  2. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Bravo Andrea! sei l’unico ad aver ricordato la dichiarazione che segnò l’incipit di questo – ormai finito – papato, trascurata dai consorzi (che hanno sprecato un’occasione per ricordare all’universo mondo l’universalità del vino).
    Certo pare un anno parecchio interessante: Mussari, Ratzinger, Finmeccanica, Napolitano, Gotti Tedeschi, Ior, Draghi, le elezioni, Grillo, Siena, Milano, i cinesi a Montalcino, e chissà quante altre aggrovigliate, ma non armoniose nefandezze, notizie, sorprese, eccetera…

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  3. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Non ci sono più i papi di una volta, proprio come le stagioni.
    Si è dimesso perchè non ce la faceva più a indossare (estate e inverno) quel pagliaio di vestiti.
    Silvana, di una cosa sola c’è sicurezza: l’unico immolato sull’altare dell’ opportunità sarà Beppone Mussari, avvocato prestato alla banca di Siena e poi promosso all’Abi.
    La corruzione dilaga ad ogni livello, gli scandali saturano l’imbuto catodico tanto che non si ha più forza di dire niente e indignarsi, il solito Silvio dice che la ricerca della legalità mette in crisi il paese el’economia e parecchi lo seguiranno al seggio e poi varie ed eventuali che certo non faranno annooiare nei giorni a seguire.
    Intanto a Montalcino sono arrivati i brasiliani ed hanno acquistato l’azienda Argiano, mentre a Vertine si aspetta che gli americani trovino un compratore o facciano pulizia degli allibratori a cui hanno affidato la conduzione dell’azienda.
    Gente fa la cresta, non proprio umili lavoratori della vigna del signore.

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  4. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Da avant’ieri non c’è più religione…qui giunti gli argentini e poi i brasileros, si attendono russi e cinesi (questi ultimi hanno intenzione di terrazzare tutta Montalcino e piantare vialone a chicco grosso, in omaggio alla tradizione). Io ho già tirato fuori il cappello a pagoda…

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