C’era Beppe Grillo a Siena

Ai giardini della Lizza, davanti a un migliaio di persone che assistevano al comizio, quel demagogo di Beppe Grillo ha detto che l’olio d’oliva è un dono divino e che l’Italia è il primo importatore e primo esportatore di merda nel mondo commercializzata con il nome di olio.

Qui la cronaca di Augusto Mattioli.

Di Siena parla Franco Ziliani su Vino al Vino.

 

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0 Responses to C’era Beppe Grillo a Siena

  1. Avatar di lisa lisa ha detto:

    C’era davvero un gran numero di persone al comizio di Grillo, ma oggi il corriere di Siena non ne da notizia, come se non fosse successo niente.

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  2. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Siena… che tristezza, che peccato/i mortale/i

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  3. Secondo me c’erano almeno 5000 persone alla Lizza. Concordo sul pensiero di Lisa…, sfogliato tutto il giornale, evento invisibile… La Nazione una mezza paginetta l’ha scritta…

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  4. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Grillo fa paura, l’ordine di scuderia è abbuiarlo, come se non esistesse. Fa paura, non solo a Siena, ma in questo momento a Siena è particolarmente scomodo. Siamo in piena barbarie, altro che ‘democrazia’…

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  5. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Il sistema scricchiola ma non frana ed è fisiologico che mostri i muscoli o al limite minacci e intimorisca con querele avvocatizie o neghi l’evidenza delle cose che accadono facendo finta che non è successo niente.
    Poco prima del crollo epocale attenzione al riposizionamento dei big e dei galoppini di ogni specie che si faranno fautori del cambiamento o al massimo del restare a galla pur di non pigliare la zappa e la vanga in mano come meriterebbero.
    La scena è già vista. Mi viene in mente un geometra comunale a cui viene gettata addosso la croce di anni e anni di merdate edilizie mentre chi gestiva il sistema continua a condurre vita normale.
    Lo stesso dicasi per un commercialista disonesto e demente scaricato dagli amici degli amici più cari pur di non finire nella stessa voragine.
    Adesso il malfattore si chiama Giuseppe Mussari, il demonio, il colpevole di tutti i mali del mondo, colui il quale una mattina mentre per caso passava per via Pianigiani a Siena gli fu chiesto se voleva fare il presidente del Monte e lui sapendo poco di banche prese al volo l’occasione non sapendo che fare.
    Non è esattamente così, ma la gioiosa macchina da guerra che ha gestito nomine, genti, carriere, posti, tegole e calcinacci pur non dichiarandosi democristiana aveva poco da imparare.
    Però prima di puntare l’indice, ognuno si faccia una rivoluzione interna prima di abbaiare.

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  6. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Difficile che certi cani si mettano ad abbaiare, salvo qualche canone che vada a mettere le mani avanti. Comunque è davanti a tutti, su tutti i giornali, e in tv. E, certo Il M.G. viene indicato come capro, ma se è vero che non era solo, è altrettanto vero che c’era – e non credo dormisse (gli farei torto affermandolo) -.
    E’ invece interessante andare a leggere la definizione che padre Dante ha dato dei senesi (assomiglia come pregiudizio a ciò che i senesi dicono dei milanesi, solo che lui è “padre Dante”, mica uno qualsiasi).

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  7. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Non ho elementi per dirlo, ma a pelle sento che Mussari era solo il braccio armati di interessi più grossi o probabilmente di quelle misteriose entità lo hanno calcato in quel ruolo.
    Che diceva il sommo Dante a proposito dei senesi?

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  8. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    “Gente sì vana come la senese”, così padre Dante, che ne ha avute per tutte le province, peraltro…

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  9. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    E non era neanche correntista al Monte essendo morto un secolo prima della sua fondazione e non avendo potuto assaggiare o vestire quelle perle moderne di vino e vestiario marcato 1472.
    Forse l’unica vera colpa del Mussari.

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  10. Avatar di Franco Ziliani Franco Ziliani ha detto:

    Fa paura non Grillo, ma la prospettiva che un sacco di italiani, giustamente INCAZZATI, possano pensare che votare lui ed il suo vociante movimento possa essere la giusta soluzione per voltare pagina e cercare di migliorare le cose. Io credo che sarebbe una scelta sbagliata che non farebbe migliorare le cose. Io credo, invece, che si debba Fare, per Fermare il declino.

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  11. Avatar di filippo cintolesi filippo cintolesi ha detto:

    Andavo e tornavo nel tempo gotico di ieri fra il Chianti e Radicofani. Un viaggio come o forse piu’ che andare a Roma (se si pensa che da casa mia al casello Valdarno dell’A1 ci sono non piu’ di 25 minuti di macchina). E invece ieri per raggiungere la cassia in modo sia furbo sia piacevole… pezzi di strada del Chiantino, di Lauretana, di Val d’Asso, di crete di qui e di crete di la’. Itinerario mozza fiato. Su stradine strette, curve e spesso dissestate da movimenti franosi che il terreno argilloso con queste piogge non lesina. E pensavo. Pensavo a quando, non e’ molto tempo fa, per andare da Siena all’Amiata non c’erano raddrizzamenti, non c’erano varianti, le “rampe” (di Celamonti, di Torrenieri..) te le facevi tutte. Qua e la’ si notano pezzi di vecchia Cassia, alcuni dismessi e invasi d’ortica, altri lasciati al “transito locale”. Buche e movimenti franosi ovunque. Per analogia il pensiero e’ andato a quando (piu’ o meno e’ passato lo stesso tempo) quella strada era l’unica sia a nord sia a sud per arrivare a Siena. Eppure genti a Siena arrivavano. Venivano da ogni parte d’Europa e del mondo per godere di un gioiello poco noto e ancora meno status symbol, ma in grado di offrire la scoperta emozionante di perle di eccellenza sia artistica sia culturale. Significo: sia gioielli del tempo che fu, sia chicche del tempo contemporaneo. La francigena e’ stata dismessa pochissimi decenni fa. Eppure, anche prima che Siena e il senese diventassero set cinematografico per la fruizione di massa, da parte di gente che altrimenti ignorerebbe che esistono, tale territorio attirava i numeri giusti di genti giuste. Quale guadagno c’e’ nell’acquisire il passaggio di chi ti ignorerebbe se tu non fossi scritto sul trespolo di uno svincolo di strada a quattro corsie? L’aumento di affluenza, se visto per quello che e’, cioe’ acquisizione di chi rifiuterebbe di venire se non con la comodita’ di un aeroporto vicino o di un’autostrada o di un tgv, quale reale guadagno e?
    Fra i tanti film che hanno sputtanato inflazionandolo il segno di una terra, proprio l’altro giorno mi e’ capitato di rivedere “Con gli occhi chiusi” dell’Archibugi. Prima meta’ anni Novanta. Che tenerezza ripensare a quegli anni. Forse piu’, anzi sicuramente di piu’!, che ripensare agli anni in cui Tozzi ambienta la storia. I primi Novanta, in cui qualcuno da queste parti iniziava a rendersi conto dell’esistenza di un marchio destinato a vendere moltissimo. In cui ci si cominciava a illudere che di narcisistico commercio dell’esistente forse si sarebbe anche potuti campare. E bene e in tanti. Senza pensare che le leggi dello star system sono crudeli e ferree. Che tutto passa. E alla svelta. Se non lo si ancora a qualcosa di concreto, di fattivo, di positivo. In altri termini: se non CREIAMO qualcosa di BELLO che prima non c’era. Proprio come fecero quelle generazioni delle cui opere di ingegno ci si e’ invece illusi di fare
    passivo e duraturo mercato.
    Forse c’e’ bisogno che le strade tornino a riempirsi un po’ di buche e di frane e di curve per poter tornare a maggior lucidita’. La medievalizzazione che ci aspetta forse fara’ da dolorosa ma necessaria cura.

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  12. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Il commento di Filippo merita di diventare un post per la bellezza delle cose che dice.

    @ Franco
    Credimi, al capitalismo geriatrico fatto con i soldi degli altri e l’intrallazzi con la politica becera e berciante, fa molta più paura un liberalismo libertario sul modello anglosassone come proporrebbe Oscar Giannino che una compagnia di cosacchi che abbevera i cavalli a San Pietro.
    Il capitalismo che si illude di poter campare senza produrre niente e muovendo carta campando di mezzucci, bassa politica e intrallazzi mi auguro di cuore abbia le ore contate.
    Come mi auguro che in Parlamento entri una bella rappresentanza d rompicoglioni seri e preparati che rompano le uova nel paniere al governissimo prossimo venturo.

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