La porta del broccolo calabrese e del cavolo nero

Finita l’epoca dei girasoli, nelle stesse buche rimosse di vanga con aggiunta di azoto di culo di pollo in grani, sono state messe a dimora piantine di cavolo nero e broccolo calabrese.

Il cavolo nero sarà una scusa perfetta per ritrovarsi davanti una ribollita condita di olio nuovo, mentre il broccolo calabrese sarà sformato e gratinato diventando motivo di ritrovo, gusto e chiacchiera davanti a un fuoco quando le giornate saranno di luce corta.

Poco distante stanno cavolfiori e finocchielle, altri ortaggi buonissimi che necessitano di pochissima cura e fanno fare tante scuregge.

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0 risposte a La porta del broccolo calabrese e del cavolo nero

  1. silvana biasutti ha detto:

    devo venire a fare un test, lì da te, caro Andrea, perché i cavoli vanno (e comunque son cavoli miei), ma ai broccoli son diventata allergica…che sia la ‘ndrangheta?

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  2. Andrea Pagliantini ha detto:

    Fidati Silvana, i cavoli calabresi sono una bontà e non c’è da esserne allergici.
    Certo è che spesso da quelle parti sembra di camminare all’ indietro in salita per una ragnatela di convinzioni e di burocrazia che ruota intorno alla concessione invece che al dovere e al diritto.
    Certo è che ogni tanto parte qualche colpo, qualche campo viene bruciato come qualche macchina, ma non è che qui da noi sia molto diverso: se non rientri nell’orbita della cremeria che gira i lavori, la gente, gli affari, che non si crea difficoltà ad accendere boschi e screditare persone millantandole e dando di fetente se il millantato alla fine si difende e rispedisce al mittente.
    Per non aver problemi la cura è sempre l’indifferenza o stare intorno per succhiare qualche briciola.
    Sono ottimi i broccoli calabresi, così come la Calabria è una terra bellissima dai grandi sapori e dal mare giusto e stupendo.

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