Oggi avrebbe compiuto 59 anni il sindaco di Pollica (località posta nel parco del Cilento in provincia di Salerno) ucciso in macchina mentre rientrava a casa il 12 settembre 2010 da sette colpi di pistola e il cui omicidio resta insoluto e pieno di piste e ipotesi.
Di fatto Angelo Vassallo era una persona che si metteva in mezzo, che disturbava, che aveva a cuore le sorti e la bellezza del suo paese come qualsiasi sindaco più o meno dovrebbe avere.
Non disdegnava di prendere per il bavero gli spacciatori di droga al porto e di richiedere costantemente l’invio di forze dell’ordine per bonificare le zone di spaccio.
Non disdegnava di difendere il proprio comune dall’abusivismo e dalla speculazione edilizia, non disdegnava di dare un senso ad una parola spesso evocata, spesso abusata, spesso pronunciata a sproposito, spesso sulle labbra di chi la rifugge in privato e ne abusa in pubblico: legalità.
La sua morte è ancora un mistero e più passa il tempo più i depistaggi, i si dice, le voci, le illazioni messe in giro prendono piede e si perdono i reali bandoli stanno dietro alla matassa.
Rinfresca la memoria un articolo del Fatto Quotidiano, mentre le foto sono di Francesca Ciancio.
« Noi dobbiamo fare le cose che non si vedono, quelle che non portano voti subito, non perdiamo tempo dietro a piazze e spettacoli. Noi dobbiamo prima costruire le fogne e tenere il mare pulito. »
(Angelo Vassallo)
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C’è stato proprio in questi giorni di settembre,a Fiesole credo,l’incontro di tutti i sindaci d’Italia per stipulare un programma collettivo per la tutela del paesaggio , della sua bellezza ,etc. in nome e ricordo di Angelo Vassallo…Buona domenica a tutti
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Non lo dimenticherò mai.
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E’ peccato pensar male, ma mi auguro che la riunione di Fiesole non sia solo una mera occasione per fare bella figura spendendo poco.
Mentre di persone come Angelo Vassallo ce ne sarebbe un gran bisogno….. da vive e on da morte.
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