0 Responses to Mosca Olearia

1. Alessandra ha detto:

   13 luglio 2012 alle 1:06

   Ha l’aria simpatica la contessa Olearia Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, magari non ha una buonissima mira ed è parecchio rintronata, però ha l’aria di una persona alla mano.

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2. Gielle ha detto:

   13 luglio 2012 alle 9:47

   Fetida bestiaccia la Mosca Olearia.

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3. an ha detto:

   13 luglio 2012 alle 14:26

   Non so bene come mai, ma la Mosca Olearia mi da come l’impressione di essere un insetto infido e molto ipocrita.

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4. mario ha detto:

   13 luglio 2012 alle 17:45

   ….allora an@ c’è ne è tante di mosche in giro sciolte .. 🙂

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5. Andrea Pagliantini ha detto:

   13 luglio 2012 alle 22:15

   Con l’arrivo di luglio e della prima generazione di Mosca Olearia non è il caso di farsi prendere dagli allarmismi.
   Lo schifoso insetto si combatte sempre a testa alta e con la messa in bottiglia della soluzione aceto e miele appesa alle piante da qui a breve.

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6. Stefania Pianigiani ha detto:

   14 luglio 2012 alle 0:48

   Ehh.. ormai è un abitudine, come i tafani ad agosto, la mosca olearia tutti gli anni a luglio si fa viva! E il bello che per combatterla bisogna armarsi di bordolesi e pazienza fino a fine settembre…ogni anno la stessa solfa…Prima o poi troveranno un rimedio per scacciarla!

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7. lisaroberta ha detto:

   14 luglio 2012 alle 10:14

   Brutta bestia la Mosca Olearia, chi la impara a conoscere la evita.

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8. Andrea Pagliantini ha detto:

   14 luglio 2012 alle 15:34

   Lo so, bisogna reggere almeno fino alla metà di settembre…. poi l’insetto finisce di fare danni, uggia e ipocrisia, e si torna a respirare.

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9. Ci ha detto:

   15 luglio 2012 alle 10:01

   La mosca olearia è una metafora del genere umano, o almeno di quella parte avida ed egoista che vuole fare bella figura salvando le apparenze ripetendo spesso che è una persona per bene.

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10. mauro ha detto:

    15 luglio 2012 alle 21:43

    La Mosca Olearia?
    Chi l’ha conoscuita la evita……….

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11. bruno ha detto:

    6 agosto 2012 alle 11:11

    Andrea leggo i tuoi post e le risposte … davvero molto interessanti ma… io ho un uliveto in Liguria (olive taggiscashe , nel finalese). Tu dici che in Liguria il tuo metodo non ha funzionato??? hai notizie?? vorrei provare.
    bfs

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12. Andrea Pagliantini ha detto:

    6 agosto 2012 alle 15:30

    Ciao Bruno,
    a dirla tutta non ha funzionato solo in un’occasione ed è successa in Liguria se non ricordo male, mentre in altre zone in cu la Mosca Olearia è endemica, la soluzione aceto/miele ha fatto miracoli e consentito a molti coltivatori come semplici appassionati di avere un raccolto sano e senza spruzzamenti di prodotti nell’ambiente.
    Dalla divulgazione di questo sistema veniva usato nel mio piccolo mondo vertinese non ci guadagno nè pecunia nè fama, nè conferenze nè visibilità, lo scopo non è questo, ma solo trasmettere questa piccola esperienza che ha il pregio di non costare niente o quasi e di avere impatto nullo sull’ambiente circostante.
    Se provi a mettere qualche bottiglia in giro domattina, già in serata dentro le bottiglie vedrai cose…….

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13. bruno ha detto:

    7 agosto 2012 alle 17:55

    Ciao Andrea
    Leggo la tua risposta e ti ringrazio gia’ solo per averla scritta. Desidero provare il tuo sistema. Vorrei farti una domanda , se vuoi rispondermi. Mio fratello ha trovato i un negozio un tappo trappola (Tap Trap) che aiuterebbe il posizionamento delle bottiglie e eviterebbe di bucarle (il tappo stesso permette l’ingresso alle mosche ) io ho paura che entrino anche le mie Api e caschino nella trappola…!!! Cosa ne pensi??

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14. Andrea Pagliantini ha detto:

    8 agosto 2012 alle 9:33

    Le alle bottiglie pratichi un foro della dimensione di una punta di penna bic, non entrano insetti nobili…… solo Mosca Olearia.
    Non conosco i tappi ha trovato tuo fratello e la loro efficacia, ma non ce ne sarebbe bisogno con un foro delle dimensioni ti ho appena detto…

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15. mariassunta ha detto:

    5 novembre 2012 alle 13:42

    Andrea ti ho appena scoperto attraverso Google, cercando proprio rimedi alla mosca olearia….e chi ti molla più. La passione per l’orto ( io ne ho uno piccolo in città) ci unisce.
    Ciao Mari

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16. mariassunta ha detto:

    5 novembre 2012 alle 13:45

    quell’indirizzo di blog porta da un’altra parte….questo è il mio esatto, ciao Mariassunta

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17. Andrea Pagliantini ha detto:

    6 novembre 2012 alle 21:45

    Benvenuta Mariassunta, chi combatte la Mosca Olearia, insieme a chi fa l’orto e ha passione all’ambiente e lo rispetta, qui possono sentirsi come a casa.
    Salutone.

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18. Eugenio ha detto:

    7 aprile 2013 alle 12:48

    Salve, Il metodo è valido anche per le piante della frutta (albicocche, susine, ecc) ed in questo caso che esca e che dosi si usano. ciao Eugeno

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19. Andrea Pagliantini ha detto:

    7 aprile 2013 alle 21:28

    Dipende dall’estensione del terreno e dalla quantità di piante sono sopra.
    Per poche piante in poco spazio ne può bastare anche una sola: 1 litro di aceto e un cucchiaio di miele vanno più che bene.

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20. persio_flacco ha detto:

    31 dicembre 2013 alle 22:00

    Ho un piccolo appezzamento con 56 olivi verso Palestrina (RM). Quest’anno è stato pessimo: prima una grandinata a metà luglio che ha traforato letteralmente le foglie della vite, dei fichi ecc. e ha fatto cadere una buona metà delle olivette; poi l’assalto della mosca olearia e la caduta della metà rimanente delle olive ha fatto il resto. Ho raccolto solo per tigna le poche olive rimaste, la gran parte bucate dalla mosca (i vicini hanno rinunciato in partenza) ricavandone una quantità miserrima di olio. Poi ho fatto la prova del nove: ho regalato un litro d’olio ad un conscente buongustaio. Il responso: “Non ho mai assaggiato un olio più buono!”. Boh.
    Comunque mi sono attrezzato per combattere la mosca con la trappola biologica, mi sono procurato i tappi trappola e ho iniziato a mettere da parte bottiglie vuote di acqua minerale. A inizio dicembre, tanto per provare, ho messo in opera 5 di queste trappole caricandole con aceto di vino rosso (1/2 litro a bottiglia) e pasta di acciughe (4-5 cm spremuti dal tubetto e shakerati con l’aceto). Il risultato è stato sorprendente nonostante la stagione: molti moscerini (risultato ovvio con l’aceto), mosche comuni (molte), mosche della frutta, qualche vespa, molte falene (spero siano di rodilegno). Ho comprato 50 tappi, quasi uno per pianta, per cui spero almeno di far pagare cara alla tribù delle mosche il loro prossimo attacco. Saluti.

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21. Andrea Pagliantini ha detto:

    2 gennaio 2014 alle 15:12

    Ti consiglio di fare una soluzione di aceto e miele, diciamo cinque bottiglie da appendere fra gli ulivi e praticare sul collo della bottiglia di plastica un foto che non permetta alle api di entrare….. la mosca è più piccina di dimensioni.
    Con la pasta d’acciughe qui ci si fanno i crostini 🙂

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22. mario stroppi ha detto:

    5 febbraio 2014 alle 13:24

    ho ottenuto risultati notevoli utilizzando 30 gr di fosfato biammonico in 1 lt di acqua poi non sono piu’ riuscito a trovare il prodotto

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23. Andrea Pagliantini ha detto:

    5 febbraio 2014 alle 21:43

    Mario, se non erro il fosfato biammonio è un normale concime azotato.
    Qualcosa di simile alla trappola che attuano in Calabria usando come esca una sarda immersa nell’ammoniaca.

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24. giacomo ha detto:

    14 aprile 2015 alle 23:19

    Salve, io ho gia pronte le bottiglie, ho 23 alberi di ulivi che circondano i miei 4 tumoli di terreno(sicilia), vorrei sapere se 5 millimetri per il foro vanno bene, quante bottiglie utilizzare? Io avevo pensato una per pianta, e quanto aceto e miele mettere

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25. giacomo ha detto:

    14 aprile 2015 alle 23:20

    Un altra cosa, potrebbe funzionare anche acqua e interiora di pesce?

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26. Andrea Pagliantini ha detto:

    15 aprile 2015 alle 22:53

    Giacomo… un paio di bottiglie, massimo tre bastano e avanzano se gli ulivi sono tutti insieme… un litro di aceto, un cucchiao di miele, un foro poco più grande della punta di una penna bic

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27. franco muschietti ha detto:

    1 agosto 2015 alle 20:41

    ciao ho’ un piccolo oliveto a Imperia liguria,e ho gia’provato con aceto e miele,birra e zucchero,acciughe e ammoniaca. Mi serve soprattutto x monitorare l’arrivo della mosca
    e in realta’nelle bottiglie ve ne rimangono intrappolate moltissime soprattutto con pesci e ammoniaca e ho’ continuato ad aggiungere bottiglie fino 1 a pianta.continuando a monitorare le drupe delle olive e se vedo che incominciano a essere troppo punte allora le pompo,il mio proplema e’ che vicino vi sono troppi uliveti incolti.
    ps ho lrtto che in spagna usano un concime a base ammoniacale ma non so quale e’
    saluti a tutti

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28. Giampiero ha detto:

    11 gennaio 2016 alle 20:19

    Buonasera Andrea,ho circa 130 di piante di olivo in montagna a circa 350/400 metri di altezza,ho capito il procedimento ma vorrei essere tranquillizzato per la quantità di miscela aceto e miele su una bottiglia da 2 litri che quantità devo mettere?
    Saluti Giampiero

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