Scacchiera infuocata per aria questi colori del tramonto al cui cospetto viene da chiedersi da sotto una pianta o da sopra un sasso se sia più opportuno coniugare il presente del verbo essere (io sono) o l’omonimo del verbo avere (io ho).
Incredibile che dalla coniugazione di un verbo si decida la forma di vita da adottare nelle fasi della propria esistenza e nel proprio crescere.
L’amletico dubbio può darsi non sia fra essere o non essere, ma fra essere o avere.
Ed essere, è probabile sia il compito più difficile.
Simile domanda sarebbe la famosa frase: To be, or not to be: that is the question.
Io preferisco coniugare il presente del verbo essere.
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ops! mi era sfuggita la tua ultima riga 😦
Comunque confermo l’ “essere” visto come la “sostanza”.
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Meglio essere anche se di certo è la strada più in salita.
Però ti permette di avere l’occhio per questi tramonti.
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essere,fortissimamente essere!!!
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diciamo… “andare”..e pensare.
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L’amletico dubbio dei giorni nostri penso sia fra “essere o sembrare”. Molta gente purtroppo oggi preferisce sembrare e questo ha generato la situazione che stiamo vivendo.
Ma prima o poi il vento deve girare.
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Basta andare controvento quel tanto che basta a non incaponirsi e con modestia, non è importante il vento debba girare per forza da una direzione che bene o male è sempre stata quella.
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