Piede franco

Capita di sentire messe riscaldate da chi è in vena di stupire visitatori o scribani con vagheggiamenti sulla teoria di avere  vigne vecchie o nuove a piede franco su terreni poveri e rocciosi che darebbero vini eleganti e unici.

Nessuno mette in dubbio l’armonia della pianta e l’eleganza del vino esce, ma bisogna rendersi conto che solo i terreni sabbiosi possono dichiararsi al sicuro dalla fillossera, (il motivo per il quale le viti sono innestate sulla porta del piede americano) dove per la compattezza del suolo non riesce a spostarsi.

Vigne vecchie a piede franco dopo la crisi  che decimò i vigneti agli albori del ‘900,  non ve ne sono, al massimo ci potranno essere viti sparse su qualche muro abbandonato o qualche vite fatta per talea in qualche orto che non sono esattamente avere vigneti o quantità sufficenti per farci vino.

Realizzare adesso un vigneto nuovo di sana pianta a piede franco è un rischio sia per i tempi grami che di incerto successo.

Invece per essere certi di cosa si sta parlando basta abbassare lo sguardo al pari del terreno, poco sopra la vite presenta un rigonfiamento che si chiama punto di innesto, da cercare con lo sguardo o smuovendo con un piede la terra intorno la pianta ogni volta si vagheggiano viti di piede franco.

Il rosso porpora è del merlò, mentre il gelato è al pistacchio.

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0 Responses to Piede franco

  1. Avatar di francesco francesco ha detto:

    Ritieni dunque che i vini ottenuti da viti a piede franco siano qualitativamente peggiori di quelli ottenuti da viti innestate su piede americano?

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  2. Avatar di Silvana Silvana ha detto:

    Sono curiosa di sentire risposte a questo proposito.

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  3. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ci metto la modesta opinione mia al proposito, legata al fatto che le viti a piede franco in condizioni normali hanno una vita molto, ma molto più lunga delle viti a porta americana e ne escono vini molti più fini e profumati.
    Assaggiando un vino di Cappellano si ha questa impressione, però lo stesso paragone fra Sangiovese franco o a porta americana non ho mai avuto l’opportunità di farlo.
    In ogni caso ponderando i rischi, specie dovendo utilizzzare soldi di altri, me ne guarderei bene dal consigliare di fare vigneti con viti non innestate,mentre a rischio mio, dieci quintali di vino potrei anche tentare di produrli con le viti a piede franco toccando parecchio ferro e facendo debiti scongiuri.

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