Uno spettacolo affascinante e allo stesso tempo inquietante quello si affaccia nei luoghi dove stazionano, ma soprattutto vengono pasturati i cinghiali, posti ridotti a paesaggio lunare per il transitare e mangiare quintali di pane, frutta e granturco di quei maialotti allo stato brado vengono chiamati cinghiali.
E il 20 settembre 1870 i bersaglieri, aprendo una breccia a forza di cannonate a Porta Pia, entrarono a Roma scalzando il papa-re, ma senza appenderlo per i cosiddetti e gettando le basi per la di lì a breve Roma capitale.
Affascinante, sì, e fa anche un po’ tenerezza. Meno quando vanno in gita nella vigna e fanno il picnic con l’uva!
"Mi piace""Mi piace"
Grossi danni per le vigne a chi ha messo per tempo i recinti non ne fanno, semmai tutto l’anno boschi come se ci fossero passate le truppe corazzate di Rommell trinciando la nascita e crescita di prodotti prelibati del sottobosco….
Ce ne sono troppi da contenere di questi maialacci e sono persino la scusa per far prendere soldi per danni alle vigne danneggiate dall’incuria dell’uomo invece che da queste bestie.
Ci sono vigne potate a GIUGNO che non hanno un chicco d’uva perchè non prodotta, dove sono stati i chiesti i danni per pic nic cinghiali.
"Mi piace""Mi piace"
E’ una prassi normale… in sicilia sono anni che fanno così e senza bisogno della scusa dei cinghiali.
"Mi piace""Mi piace"
E allora mi sa che siamo diventati Sicilia anche qui, pigliando per buone le peggio cose prodotte da quella terra bellissima.
"Mi piace""Mi piace"