La porta del pruno narciso

Pubblicato il 20 marzo 2011 da andrea

Guai a pigliare i pruni con superficialità e supponenza avendo loro un carattere a volte pungente, a volte sgarbato mentre i narcisi si specchiano in se stessi e insieme contribuiscono al pallottoliere di vocaboli scaraventati a coriandoli per aria previa immersione nasale dentro un sinsolo di vino pretto pregevole melodia di macchia gazzina imbottigliato senza filtrare.

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0 Responses to La porta del pruno narciso

  1. Avatar di Liz Liz ha detto:
    20 marzo 2011 alle 0:28

    Primavera in anticipo…

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  2. Avatar di Silvana Biasutti Silvana Biasutti ha detto:
    20 marzo 2011 alle 18:44

    Come mai non hai dedicato un post ai giacinti? Eh?
    Eppure si sente il profumo camminando tra vigne e bosco.
    Ciao
    (Oggi ho visto la prima rondine)

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  3. Avatar di Bruno Monciatti Bruno Monciatti ha detto:
    20 marzo 2011 alle 19:40

    dopo la indigestione mediatica conseguente la celebrazione del 15°dell’unità d’Italia, dopo aver ritirato il tricolore che anch’io ho esposto, ho sentito il bisogno di esporre un altra bandiera -con i colori più consoni alla primavera- e al difficile momento che stiamo attraversando. Quella arcobaleno della pace, a ricordare il dettato costituzionale “l’Italia rifiuta la guerra come strumento … …. …”

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  4. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:
    20 marzo 2011 alle 22:14

    Giacinti in giro ancora non ne ho visti, qui siamo un pochino in ritardo rispetto alle tue parti Silvana.

    Si Bruno, codesto è un argomento meno intrigante e leggero della sfilza di fioricini ho messo qua sopra e il momento è cupo anche per colpa di un bischero mitraglia con gli aerei la sua gente.
    Si danno le basi e si spiega i nostri aerei non ci saranno se non ci chiamano e poi ci chiamano e ci tocca andare… lasciamo perdere.
    Poi scappa il ministro Bossi che è per la pace perchè i francesi ci vogliono pigliare il petrolio libico e ci tocca sopportare una marea di clandestini.
    Invece di far rispettare il divieto di volo mi sa prendono lo spunto per trinciare ogni cosa, tanto non importa neanche si veda il sangue e ci facciano credere sia un video gioco, ho apura alla gente in generale non importi niente.
    Però quel bischero di colonnello mitragliava la sua gente andava fermato, senza baciargli l’anello.

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  5. Avatar di Selvaggia Selvaggia ha detto:
    26 marzo 2011 alle 22:59

    Le pallotte, le smitragliate conficcate nel muro ad altezza uomo sono eloquenti….in qualunque luogo siano sparate, è la distanta tra foro e foro che lascia perplessi, sgomenti e fa vagare la mente…le bombe lasciano “solo” grandi crateri.

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  6. Avatar di Selvaggia Selvaggia ha detto:
    26 marzo 2011 alle 23:05

    opssss..”Crocus gerundio” s’intende!
    …sarà la vecchiaia!

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