Già nel Costituto del 1309 della Repubblica di Siena si davano indicazioni sul decoro e sul rispetto della città e dell’ambiente.
Adesso cipressini in duplice filare (che fanno tanto verde tipico) stanno per condurre alla costruzione del nuovo stadio di Siena (nella zona di Isola D’Arbia) in un’area di 400.000 metri quadri con 30.000 metri di capanni ad uso uffici, negozi, vendita di vestiti e scarpe a punta, ristoranti e chissà altro per la modica somma di 68 milioni di euro non si sa bene da dove debbano uscire.
Una idea nuova e innovativa di negozi barbagianni e passeggiate del sabato, che ogni presidente di pallone cerca di piantare nel territorio in cui sbarca per abbellire l’ambiente riempiendolo, in questo caso di cipressini misti a palafitte di cemento.
Se il nuovo stadio verrà fatto….. e con quella somma in giro restano pochi dubbi anche in un momento di bassa cittadina e bancaria come quello attuale, pochi dubbi sono anche sul fatto che nella nuova cittadella del consumo, una libreria difficilmente vi troverà spazio.
Alle volte dentro ci fosse una copia del Costituto del 1309.
Per ora attenderanno, poi quella cifra fa pensare al peggio con in mezzo progettazioni, tavole rotonde, quadrate e a pallini che produrranno stipendi e seggiole.
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Ho giusto letto un’intervista a Mussari, recentissima, in cui egli afferma che la priorità è un treno che colleghi Siena e Firenze in non più di 45 minuti.
E che i soldi per lo stadio NON ci sono.
Sono stata contenta di leggerlo, perché ai tempi in cui ho fatto l’assessore al turismo ho personalmente perorato:
-un collegamento rapido Si-Fi
-una navetta efficiente tra Pisa aeroporto e Siena stazione fs.
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