La città ideale ricostruita naturalmente dalle spore umide dei funghi abbarbicate nelle ceppate di castagno secco cascato.
A loro riesce convivere ognuno nel proprio spazio, ognuno senza invidiare, ferire e sopprimere l’altro.
Ma certo, loro sono funghi, mica uomini.
“Ci sono tante cose insensate nella vostra cosiddetta civiltà. Voi uomini bianchi correte forsennatamente dietro ai soldi, fino a quando ne avete così tanti che non vi basta tutta la vita per spenderli. Depredate i boschi e la terra, sprecate i combustibili naturali, come se dopo di voi non venissero più altre generazioni bisognose di queste cose. Continuate a parlare di un mondo migliore, e nel frattempo costruite bombe sempre più potenti per distruggere il mondo che avete ora…”
(…)Se i bianchi ascoltassero anche solo qualcuno dei nostri consigli, troverebbero una gioia che ora non conoscono e che ricercano invano nella loro corsa ai soldi e ai divertimenti…” (Tatanga Mani, Bufalo che cammina)
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Bufalo che Cammina ha ragione in pieno e gli si vuol bene.
Ma le sue parole trovano di certo solo orecchie sorde.
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