Un modo piacevole privo di antani consolidati da supercazzole l’approccio che sta dando l’Enoclub di Siena alla conoscenza e all’avvicinamento al vino per appassionati e per la corretta fruizione del piacere del bere senza eccessi.
La Contrada della Lupa la base di appoggio su uno stupendo terrazzo vista centro storico di Siena con le solite donne di Contrada che hanno allestito una tavola eccellente e semplice allo stesso tempo, quindi buona due volte.
Cinque aziende del Chianti Storico con il loro rosato ( Ama, Monteraponi, Poggerino, San Donato in Perano e Val delle Corti) l’Enoclub che organizza, i produttori che brevemente ne parlano e lasciano assaggiare.
Dopo aver pasteggiato con i rosati, degustazione alla cieca con temperatura diversa da quella iniziale e difficoltà di riconoscimento fra le aziende tranne Monteraponi e San Donato agli antipodi, il primo un Sangiovese nerbuto che raschia la lingua, il secondo con evidenti residui zuccherini.
I riassaggi ingannano quando il vino è rappresentato in cavalli di razza e Poggerino e Val delle Corti, bel territorio di Radda diventa difficile distinguerli fra loro.
Andrea grazie, è stato un piacere dionisiaco: luogo, vini, amici, atmosfera. Fantastico! Chiederò al Biccellari di farlo diventare un appuntamento annuale fisso 🙂
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Bella cosa sarebbe!!!
Per l’Enoclub la scusa di partenza è sempre il vino e la sua conoscenza, poi inserendoci Contrade, cantine, visite alle vigne e a luoghi, conoscimento di persone ecc. tende ad essere soprattutto una forma leggera e corretta di avvicinarsi al vino, ma soprattutto tende ad essere a tutti gli effetti una preziosa Associazione Culturale.
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Serata piacevolissima in uno angolo di Siena unico.
Bravissimi, come sempre, i ragazzi dell’Enoclub e complimenti alla contrada della Lupa.
Buoni i vini rosati nel rappresentare l’unicita del territorio di Radda.
Alla prossima esperienza! 🙂
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ciao Andrea , sono stato assente dai blog !!!
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Che bella serata deve essere stata,certo che voi toschi siete i numeri 1 a organizzare queste cose!!! Che invidia.
Ciao GP
P.S.Oggi ho rimesso a nuovo 4 botti da 20-25 hl di cemento e fra soda, acido citrico e vernice epossidica per alimenti ho il capo che gira come se avessi bevuto tutti i vostri rosati 🙂 🙂
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Un saluto a Valerio da Rimini innanzi tutto.
Te Gian Paolo non devi invidiare, continua solo a fare quei gran bei rossi che fai con la passione ti ritrovi,in Toscana il Lambrusco fai piace e si farà conoscere….
Le botti sono di legno, di cimento si chiamano vasche.
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Hai ragione ..son proprio grullo ,ma sai le ho trattate talmente bene …che,le stò convincendo -parlandogli- che sono di un legno un po’ particolare,della serie l’uomo che sussurava alle vasche.ciao e buon ferragosto GP
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Scusate se lascio da parte i rosati, ma io voglio assaggiare questo Lambrusco,dove si trova? Andrea te sai quanto mi piace il Lambrusco
e sopratutto che veste ha? è all’altezza della situazione? io ho già dei clienti a forli cesena……
la Tenuta Pennita, Rocca le Caminate, non si sà mai.
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Questo Lambrusco si trova a Campogalliano provincia di Modena e non mancherà occasione per assaggiarlo e se al Vinitaly mi stavi dietro invece di pimpinellare, era già successo…
L’etichetta è semplicissima e per quanto mi riguarda bella, una S fatta con una strisciata di pennello color vinaccia su sfondo bianco.. poi se ripassa Gian Paolo te le spiega meglio lui.
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Torno or ora dai monti e son bello fresco.Il mio Lambro lo potete sentire quando volete se venite qui da me oppure alla prima occasione in Toscana,l’etichetta l’ha disegnata la Santa Donnaa -mia moglie ..il capo :)- ed è una P e una S Podere il Saliceto appunto, e il colore è intonato alla capsula, color Lambrusco.Ciao e scusate il ritardo.
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