Il montepulciano del tavoliere viene vendemmiato in cassettine di legno poi ricoverate in camion frigorifero che appena riempito prenderà direzione nord per arrivare a notte fonda dove ad attenderlo ci sarà un formicaio di persone a scaricare l’uva nella diraspatrice, riunire le cassette e far sparire ogni traccia dello scarico bruciandole immediatamente sacrificando nel sacro fuoco il documento di trasporto se nessuna autorità ferma il camion lungo la strada.
Pagamento in contanti alla consegna.
L’uva dice puzza di secco, come se fosse stata sotto il solo parecchio prima di essere caricata, il vino conserva questo odore e ha il solo “pregio” del grado elevato e del colore nero inchiostro oltre estratto alto.
Questo uno dei modi di: “Fare vino passando sotto le gambe dei Carabinieri”.
Interessantissimo post, immagino non sia un racconto di fantasia…
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Non sono un giornalista, quindi è un racconto di letteratura, ma non di fantascenza.
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